L’opera site-specific “Viral Human”, pensata allo scopo di rievocare le origini storiche della Festa del Redentore di Venezia, è fruibile digitalmente attraverso una applicazione mobile che viaggia parallelamente tra due epoche: la Peste del 1575-77 a Venezia e la pandemia di Covid-19. Il visitatore, munito di cuffie o auricolari, vivrà un’esperienza di ascolto interattiva e immersiva: un’app concepita come “capsula del tempo” che viaggia fra due epoche storiche le quali, a distanza di 447 anni l’una dall’altra, si vedranno costrette ad affrontare una lunga emergenza sanitaria, tale da minacciare la sicurezza e la sopravvivenza delle rispettive comunità. Grazie a tale confronto è stato possibile creare una “narrazione ponte” fra due momenti storici apparentemente diversi, eppure sorprendentemente simili nei tentativi di arrestare la diffusione del virus: le misure di contenimento come la quarantena e il distanziamento sociale, furono infatti già applicate già quattro secoli fa.
“Arte pubblica e metaverso. Prima Esposizione Virtuale sull’isola di Venezia” corredata da un bando di partecipazione dedicato alle Arti Visive e alla Musica Contemporanea realizzata allo scopo di:
- indagare il rapporto fra Arte pubblica e metaverso sfruttando la realtà virtuale e una mappa geolocalizzata,
- creare un mobilitazione digitale dell’arte e della musica contemporanea e un’integrazione dei codici espressivi distribuiti nel contesto globale.
